Alcune rovine dell'antico castello

Le rovine di Statua

All'incrocio con la via Doganale che conduce fino a Ceri, sono stati trovati dei resti di manufatti romani. Questa zona prende il nome di "Statua" proprio a causa di questi ritrovamenti; il più importante è una statua di Seneca, che un tempo si trovava nella villa del capitano Virginio Rufo.

Anche in questa zona, in epoca medievale, sorse un castello, che però cadde in rovina nel XIV secolo. Fu costruito tra il XII e il XIII secolo da un enfiteuta del monastero delle Tre Fontane, proprio per difendere quel tratto della via Aurelia che conduce a Ceri. Passò, nel corso della sua storia, dal monastero alla Camera Apostolica e ancora all'Ospedale del Santo Spirito.

L'abbandono del castello non portò anche allo spopolamento della zona: nel XIV secolo, infatti, Statua era abitata da circa 400 persone, come risulta da un elenco del "Sale e focatico", ossia una tassa che i cittadini dovevano pagare al comune di Roma.

Attualmente, del castello restano visibili le basi delle torri, costruite in selce e calcare.